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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Diario di Nicola Roncalli.djvu{{padleft:243|3|0]]23. — Farini, chirurgo in Osimo, quindi, nel 1848, sostituto nel ministero dell’Interno, ed ora Deputato nel Parlamento di Piemonte, stampò in Torino una storia col titolo: Lo Stato Romano dall’anno 1815 al 1850, contenente fatti poco vantaggiosi al decoro del Governo pontificio. Il proministro delle Finanze, con circolare segreta del 1° corrente, ordinò ai finanzieri di arrestare ai confini chiunque portasse quell’opera[1].
Difatti il marchese Clarelli (fratello del cardinale), nel giorno 10, entrando nello Stato, aveva il primo tomo di quell’opera nel sacco da notte. I finanzieri lo arrestarono e lo tradussero a Perugia. Colà riconosciuto dal Delegato, fu lasciato in libertà.
11 Ottobre. — Il Pinelli parti da Roma nella mattina degli 8 corrente e non si sa a qual punto sia la questione piemontese.
8 Novembre. — Forma oggetto di ciarla lo straordinario corteggio militare del Papa nel giorno di S. Carlo, alla Cappella. Si osservò che la cavalleria sommava a circa 300 uomini, tra Francesi e pontifici. Gli agenti poi di Polizia perlustravano accuratamente, ed in gran numero, lo stradale.
Si assicura, da alcuni, che il trono che era in chiesa, fin dalla mattina, fu guardato a vista da due carabinieri.
- ↑ Non abbiamo bisogno di dire che qui si parla di Luigi Carlo Farini.