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16 diario roncalli

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Diario di Nicola Roncalli.djvu{{padleft:34|3|0]]18. — Gli stessi periodici che avevano annunziato l’esilio di varii ufficiali e sott’ufflziali di linea ora smentiscono la notizia coll’asserire essere stati inviati alle loro destinazioni, come aveva di già disposto il ministro delle Armi.

Nei giorni scorsi il Municipio di Bologna esigette un trimestre di fondiaria anticipata, ed emise 200 mila scudi di buoni.

Nella provincia di Frosinone hanno defezionato 30 carabinieri ed un uffiziale.

Si diressero a Gaeta.

Il ministro, da Roma, ne spedi altri in rimpiazzo.

Nella decorsa settimana Ciceruacchio, con Guerrini, si recò a fare un giro per i castelli, per promuovere la Costituente romana.

A Genzano, ai 14, arringò il popolo; ma questo, non troppo ben disposto ad ascoltarlo, tumultuò, e Ciceruacchio fu costretto a fuggire accompagnato da sassate e fischi.

Nella notte dal 16 al 17 corrente il Bezzi[1] sorprese fuori di porta S. Giovanni, alla casetta così detta degli Spiriti, il generale Zamboni, comandante la divisione territoriale di Roma, che, travestito, con i due uffiziali Monari e Sassolini, se ne fuggiva da Roma colla sua famiglia per dare evasione ad alcuni concerti segreti col general Zucchi, come si conobbe da un carteggio rinvenutogli[2].

  1. Angelo Bezzi comandava un picchetto di Civici.
  2. Fra le carte trovategli era un Ordine del Giorno agli Uffiziali, Sott’Uffiziali e Soldati della prima divisione militare con cui lo Zamboni, che ne era comandante, li invitava a seguirlo per conservarsi fedeli al giuramento prestato al pontefice.
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