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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Diario di Nicola Roncalli.djvu{{padleft:347|3|0]]all’incaricato di Sardegna ed all’ambasciatore di Francia.

Aveva alla testa due gendarmi francesi e si evitò di passare da piazza Venezia, dov’è l’ambasciatore d’Austria, per non dar luogo ad imprudenze e sconcerti.

Frattanto, altre frazioni esultanti si diramarono per altre contrade a comunicare la gioia.

Alcune centinaia di volontari, pronti a partire, si riunirono, ed a passo militare, accompagnati da una turba immensa di popolo, si fecero a percorrere le vie principali cantando un coro che terminava «Noi trionferem dell’infame straniero».

La notte prosegui con straordinario movimento popolare, con canti e prolungate passeggiate per il Corso; ma senza disordine.

Per questa sera si prepara illuminazione, e pubblicamente si lavorano lanternoni a tre colori.


8. — Le note per le soscrizioni di offerta per le due spade a Napoleone III e a Vittorio Emanuele II sono a stampa, coi nomi dei promotori come appresso:

Principe Gabrielli,
I. de’ principi Ruspoli,
Mastricola,
Santangeli[1].
  1. Cioè, principe D. Placido Gabrielli, Ippolito de’ principi Ippolito Ruspoli, Luigi Mastricola, Annibale Santangeli, ai quali vanno aggiunti i nomi di Luigi Silvestrelli e del marchese Angelo Gavotti.
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