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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Diario di Nicola Roncalli.djvu{{padleft:511|3|0]]nemici, che sono nemici d’Italia, non varrà a smentire questo fatto pubblico e solenne. La nazione italiana ne terrà grata memoria.

» Viva l’Italia, Viva il Re.

» Roma 18 Febbraio 1863.

» Il Comitato Nazionale Romano».

(Affisso nella notte dal 21 al 22 febbraio, 1863[1]).


28. — Ai 22 corrente (domenica), mentre usciva dalla chiesa di S. Carlo al Corso, per ordine del tribunale della Consulta, fu arrestato, dal maggiore Eligi dei gendarmi, Fausti, spedizioniere apostolico, impiegato nella Cancelleria, gentiluomo del cardinale Antonelli, Segretario di Stato.

Si assicura, generalmente, che sia implicato nel processo politico di Venanzi, arrestato fin dallo scorso anno[2].

Si dice che vi sieno state forti collisioni tra monsignor Ferrari, ministro delle finanze e monsignor De Merode, ministro delle armi.

Monsignor Ferrari avrebbe richiesto al De Merode le giustificazioni di circa nove milioni somministratigli dall’erario. Egli si ricusò dicendo che non era obbligato a rendergliene conto.

Monsignor Ferrari minacciò di rinunziare, e vi prese parte il cardinale Antonelli, il quale, disgu-

  1. Prima di publicare questo proclama, il Comitato consigliò ai Romani di astenersi dai tripudi carnevaleschi, e li pregò di offrire agli infelici fratelli «quel danaro che altri profonderebbe al proprio disonore».
  2. Del Fausti abbiamo parlato altrove.
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