< Pagina:Diario di Nicola Roncalli.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.

 1849  45

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Diario di Nicola Roncalli.djvu{{padleft:63|3|0]]Assemblea Costituente Toscana a venire in Roma per stabilire le norme della nuova vita politica[1].

Furono prescelti:

Nel dì 6 le legazioni di Baviera, Prussia e Russia abbassarono i loro stemmi.


12. — Ai 10 vi fu tumulto alla chiesa di San Filippo per l’abbassamento delle campane, e vi prese parte il popolo che era in chiesa assistente ad un triduo.

Nella sera si rinnovò, e furono versate varie bottiglie di acqua di ragia alla porteria, e con fascine e fieno fu incendiata la porta[2]. Si chiamarono i pompieri e si evitarono mali maggiori.

Ciò essendo stata opera di alcuni che volevano far nascere una reazione, il Governo fece carcerare due frati Filippini, cioè Della Penna e Ferrari e cinque civici sospetti[3].

  1. Il Governo della repubblica aveva già mandato a trattareper la unificazione della Toscana con Roma il dottor Pietro Maestri, milanese, uomo di molto valore nelle discipline economiche, caro a quanti lo conobbero, e che morì in Firenze l’anno 1871, capo di divisione nel ministero d’agricoltura, industria e commercio.
  2. Occasione al tumulto fu il presentarsi di alcuni agenti del Governo per avere le campane superflue che il decreto del 24 di febbraio voleva destinate a far cannoni. Il popolo invase il convento e calò le campane, ad eccezione di quella di S. Filippo.
  3. Lo Spada (op. cit., iii, 27d) dice che i due padri arrestati, furono il Cesarmi ed il Conca.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.