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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Diario di Nicola Roncalli.djvu{{padleft:93|3|0]]Allora conchiuse: «Noi le manterremo a costo del nostro sangue».

Galletti, questa mattina, fece rinnovare il giuramento ai carabinieri di essere fedeli alla Repubblica.

Alle 11 antimeridiane vi fu adunanza.

L’Assemblea decretò che i deputati dovessero prestarsi per i lavori delle barricate e che 14 di essi prendessero posto nei diversi rioni per rappresentanza dei principio supremo di cui sono rivestiti.


29 — Ai 28, nella sera, alcuni militi di Garibaldi occuparono Villa Lante, dove sono le religiose del S. Cuore, come punto strategico.

Oggi poi fu loro intimato di sgombrarla e di riunirsi all’altro monastero di S. Rullino.

La sera del 28 fu ucciso, in Trastevere, un prete, punito della sua imprudenza perchè declamava contro la Republica[1].

Questa mattina nulla d’interessante all’Assemblea. Alla Cancelleria si preparano barricate composte di carrozze di cardinali.

Alle 7 pomeridiane alcuni civici presero le carrozze nobili del cardinale Della Genga per far barricate a S. Pancrazio, servendosi dei carri ed incendiando le casse.

Alcune Signore, cioè le Belgiojoso, Maria ed Enrichetta Pisacane e la Bovio Paulucci pubblicarono un invito alle donne romane perchè incoraggino i

  1. Questo prete, di nome Massimo Colautti, fu ucciso dagli uomini del capo dei finanzieri Zambianchi nella piazza di Santa Maria in Trastevere.
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