Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
30 | elogio |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Elogio della pazzia.djvu{{padleft:43|3|0]]me, che ho l’onore di portare, se ritrovasi un Nume solo, che tutto a me non debba il suo potere. Di grazia, perchè Bacco ha sempre, come un giovinotto, il volto rubicondo e bionda la lunga chioma? La ragione si è, perchè passa tutta la vita discervellato, ed ubbriaco nei conviti, nelle danze, nelle feste, nei giuochi, ed abborre ogni benchè minimo commercio con Minerva. Finalmente è così alieno dall’ambire il nome di savio, che gode d’essere venerato coi dileggiamenti e cogli scherzi. Nè si offende del proverbio, che gli dà il soprannome di Ridicolo, soprannome che si è meritato, allorquando, sedendo sulla porta del tempio, i contadini si prendevan piacere d’imbrattarlo di mosto e di fichi novelli, la qual cosa lo faceva smascellar delle risa. Inoltre quai colpi satirici non ha scagliati contro questo Dio la Commedia Antica[1]? Lo stolido, l’insulso Dio, esclamavano l’indegno di nascere per l’ordinaria via! Ma ditemi senza simulazione, chi di voi non preferirebbe d’essere questo stolido ed insulso Dio, ma sempre però allegro, sempre giovane, sempre felice, sempre cagione a tutti di gioia e di piacere, che essere quel Giove simulatore, terrore dal mondo intero, o quel vecchio Pane, che sparge col suo chiasso i panici timori, o quel zoppo Vulcano tutto affumicato e stanco dal faticoso travaglio, o la stessa Pallade terribile per la lancia e per la testa di Medusa, e che tutti riguarda con occhio truce?
Passiamo ad altre Divinità. Sapete perchè Cupido si conserva sempre fanciullo? Perchè non s’occupa che in bagattelle, perchè scherza e ride sempre senza giudizio e riflessione alcuna, e corre qua e là puerilmente senza sapere nè che si faccia, nè che si
- ↑ Si attribuivano a Bacco due nascite; l’una da sua madre, l’altra dalla coscia di Giove.