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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Fingal poema epico di Ossian.pdf{{padleft:23|3|0]]
Vergine d’Inistorre, allenta il freno21
440Alle lagrime tue, delle tue strida
Empi le balze, il biondo capo inchina
Sopra l’onde cerulee, o tu più bella
Dello spirto dei colli in su ’l meriggio,
Che nel silenzio dei morveni boschi
445Sopra d’un raggio tremulo di luce
Move soavemente: egli cadeo[n 1].
È basso il tuo garzon, pallido ei giace
Di Cucullin sotto la spada; e ’l core
Fervido di valor, più nelle pugne
450Non fia che spinga il giovinetto altero
De’ regi il sangue ad emular. Trenarre,
L’amabile Trenàr, donzella, è morto.
Empion la casa d’ululati i fidi
Grigi suoi cani, e del signor diletto
455Veggon l’ombra passar. Nelle sue sale
Pende l’arco non teso, e non s’ascolta
Sul colle de’ suoi cervi il corno usato.
Come a scoglio mille onde, incontro Erina
Tal di Svaràn va l’oste, e come scoglio
460Mille onde incontra, di Svaran la possa
Così Erina incontrò. Schiude la morte
Tutte le fauci sue, tutte l’orrende
Sue voci innalza, e le frammischia al suono
Dei rotti scudi: ogni guerriero è torre
465D’oscuritade, ed ogni spada è lampo.
Monti echeggiano22 e piagge, al par di cento
Ben pesanti martelli alternamente
Alzantisi, abbassantisi sul rosso
Figlio della fornace[n 2]. E chi son questi[n 3],
470Questi chi son che tenebrosi, orrendi
Vanno con tal furor? veggo due nembi,
Due folgori vegg’io: turbati intorno
Sono i colli minori, e trema il musco
Sull’erte cime delle rupi annose.
475E chi son questi mai, fuorchè il possente
Figlio dell’oceàno, e il nato al carro
D’Erina correttor: tengon lor dietro
Spessi sul piano ed anelanti sguardi
Dei fidi amici, alla terribil vista
- ↑ Chi? bella ed interessante sospensione!
- ↑ Il ferro rovente
- ↑ Questa è una maniera generalmente usata da Ossian per scuotere improvvisamente lo spirito, e fissar l’attenzione sopra un oggetto importante. Un tal modo è pur frequentissimo nella poesia ebraica, che ha moltissima affinità con quella di Ossian.