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Ma il vecchio non potè compiere la frase... perocché il Rolland, balzando in piedi, e intromettendosi fra il padre e la figlia:
— Gran Proposto! — disse con voce autorevole; — in nome di quella legge che tu, primo magistrato della famiglia Olona, devi affermare coll’esempio, io ti ammonisco che tu mancheresti al più sacro dovere di fraternità, accusando ed infamando un cittadino, che oggi è puro ed onorabile come al giorno della sua nascita.
— Io sono in casa mia, mastro Rolland. Nella libera cerchia del santuario domestico, fra un padre ed una figlia, ve lo ripeto, non può esservi altro codice che quello dell’amore.
— Con autorità di fratello vi ho ricordato un dovere — proseguì Rolland — ed ora fate ciò che la coscienza v’ispira. Badate che questa legge che voi chiamate di amore, non sia piuttosto un avanzo di pregiudizi ereditati.
Queste parole turbarono la fronte al vecchio Proposto. Rolland gli strinse la mano, uscì dalla comune, e abbandonandosi al pendio della glissante[1], scivolò sino agli atrii inferiori.
Il Gran Proposto fece uno sforzo violento sopra sé stesso. Per quella sera egli non proferse altre parole. Prese per mano la figlia, e, accompagnandola fin presso la stanza delle rose, prese commiato da lei col bacio del buon sogno.
Fidelia era vivamente commossa. Gli sdegni del padre, le parole concitate e interrotte, le strane proteste di Rolland, tutta la scena cui poco dianzi aveva assistito
- ↑ Scala scivolante, senza gradini, adottata nelle grandi case per risparmio di tempo e di fatica. Per essa gli abitatori dei piani elevati scivolano ai piani inferiori, sboccando nell’atrio o nella via