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422 | Giro del Mondo |
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Il Padre Adamo Gesuita non mancò d’assistergli; ma nulla giovarono i suoi consigli, perche essendo l’Imperadore fuor di sensi, dopo averlo inteso, senz’altro dire, gli fece dar commiato col Cià. In fine, sentendosi mancar le sorze, fece chiamare quattro Grandi; in presenza de’ quali fece come una confessione di Tue colpe, dicendo: aver governato malamente l’Imperio; che al Padre, e all’Avo, ottimi Regoli, non avea prrstato quel rispetto, che si dovea; e di più, aver dispregiati i consigli di sua madre: che, per cupidigia dell’oro, avea fraudato de’ loro stipendj i Grandi, e spesolo poscia inutilmente; che avea favorito troppo gli Eunuchi; e che la Regina ultimamente morta, così inordinatamente avesse amata; che in piangerla a se stesso, e a’ sudditi era stato nojoso. Finalmente il figliuolo di otto anni lasciò sotto la loro tutela; e quindi vestitosi, ed acconciatesi le braccia, dicendo: Io vado; sulla mezza notte, rese lo spirito in età di 24. anni[1].
Scacciati tutti i Bonzi dal palagio, fu rinserrato circa mezzodì il cadavere; per bruciarsi poscia[2] (per esser morto di vajuoli) passati i cento dì. Fu salutato
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