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Del Gemelli. | 431 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Giro del mondo del dottor d. Gio. Francesco Gemelli Careri - Vol. IV.djvu{{padleft:463|3|0]]certo, se le grandi applicazioni dell’Imperio gli avesser dato luogo d’apprendere a toccargli; vi averebbe fatta riuscita, coll’istessa perfezione, che ha fatto de’ Cinesi. Ma come che l’arte di regnare è la prima qualità d’un Sovrano, s’impiega regolarmente ogni mattina, al nascer del Sole, a dar audienza a tutti i Tribunali di Pekin; de’ quali i primi Ufficiali vengono a presentargli i loro memoriali. Quando l’affare è d’importanza, lo rimette al Consiglio de’ Colao (che sono propriamente i Ministri dell’Imperio) colla consulta de’ quali egli poi solo determina, come gli pare a proposito: non avendo niun valore le determinazioni d’alcuno de’ Tribunali, nè de’ Ministri, o del Consiglio dell’Imperio[1], senza la sua approvagione. Ciò è perche il Governo della Cina è così assoluto, che all’Imperadore vien dato nome di Tienzu, cioè figliuolo del Cielo; ed Hoantì[2], cioè supremo Monarca. Questo titolo non gli sarebbe sconvenevole, se fusse vero ciò che dice il P. Bartoli, cioè[3]: aver per l’addietro i Re della Cina, soggiogati, o rendutisi tributarj cento, e quattordici Regni nell’India; stendendo le loro conquiste in molte, e grandi Isole Orientali, ed Australi
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