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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:243|3|0]]a loro. Or bene; pranzo adunque dal conte, e dopo tavola si passeggia su e giù insieme nella sala, conversando: viene il colonnello C*** e s’accompagna a noi, e intanto s’appressa l’ora del convegno. Io non veggo nulla, non bado a nulla. Eccoti entrare Sua Celsitudine la signora di S*** col suo signor consorte al fianco, e madamigella figlia, rampollo illustre della magnanima covata (debitamente diafana il petto, e in bustellino stringato ai lombi), che nel passare mi sogguardano, incipigliando e rigonfiando tradizionalmente le patrizie nari; e come la loro nazione[1] m’è in uggia, stavo già per pigliare commiato dal conte, aspettando solo ch’ei si liberasse dai loro garruli complimenti,

  1. Intendi la francese. (Nota del traduttore.)
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