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ma non forse inutile. 457

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goethe - Werther, 1873, trad. Ceroni.djvu{{padleft:463|3|0]]animo, di cui ci fornirono insigni esempli, in epoche varie, e sotto il predominio di religioni e di filosofie diverse, Ciniro, Regolo, Silvio Pellico, i martiri di Cristo — e gli strozzati di Mantova[1].

Abbiamo separati i mali dell’anima da quelli del corpo, per accomodarci all’intelligenza comune, accettando le distinzioni degli scrittori che qui pigliamo ad esame: distinzioni, a dir vero, naturali, e, nel nostro linguaggio scientifico, più necessarie ancora che utili. Ma l’anima e il corpo, finchè stanno uniti quaggiù, non avrebbero essi alcun legame, alcuna relazione, alcuna corrispondenza tra loro?

I medici — non materialisti — da gran tempo hanno già risposto di sì; ma forse non hanno mai pensato a

  1. Vedi Martini Luigi, Il Confortatorio di Mantova negli anni 1851, 52, 53 e 55: Mantova, 1867; 2° vol.
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