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LA DONNA DI GARBO | 429 |
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ATTO PRIMO.
SCENA PRIMA.
Rosaura e Brighella.
Rosaura. Sì, Brighella, voglio appagarvi. La bontà che avete avuta per me, la vostra fedeltà e il debito ch’io vi professo, m’obbligano a darvi questa soddisfazione. Sono pronta a svelarvi l’esser mio, e per qual cagione mi sia dalla mia patria involata.
Brighella. Veramente son sta un omo troppo facile a introdurve per serva qua in casa dei mii padroni, senza saver prima chi fussi. M’ha piasso la vostra idea e ho volesto crederve[1], tanto più che ve se impegnada de dirme tutto. Ve prego mo no ingannarme, e più tosto che dirme qualche filastrocca, seguite a taser che me contento.
- ↑ Ed. Bettinelli: M’ha piasso la vostra idea, e quantunque sappia, che per el più le Donne han el cuor diverso dal volto, ho però volesto crederle ecc.
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