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466 ATTO SECONDO

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goldoni - Opere complete, Venezia 1907, I.djvu{{padleft:522|3|0]] i buoni medici che il ghiaccio sia molto cooperante alla digestione. Egli irrita la fibra trituratoria, la rende più corrugata, e più atta al moto. Così il cibo più presto si concuoce, e fa più presto le sue separazioni[1]. (parte)

SCENA VIII.

Beatrice Lelio, Diana, Dottore[2].

Dottore. Signora Beatrice, Diana figliuola mia, sappiate che è arrivato Florindo mio figlio; e vi prego riceverlo con amore[3].

Diana. Io l’amo teneramente,[4] e sospiro di vederlo.

Beatrice. Avrò per lui quella stima e quel rispetto che gli si deve.

Lelio. Io pure sarò ammiratore[5] della di lui decantata, peregrina virtù.

Dottore. Le sarò bene obbligato. Dicono che sia un ragazzo di spirito.

Lelio. Degno rampollo d’un sì bel tronco.

Dottore. Obbligato dell’onor che si degna farmi[6].

Diana. Signor padre, se vi contentate, mi ritiro.

Dottore. Perchè ritirarvi? Oh, bella grazia che sarebbe! Fermatevi, vi dico.

Diana. Ubbidisco.

Beatrice. Eccolo che giunge[7].

  1. Bettin. e Paper. aggiungono: Vado subito. Serva, signor Lelio: la riverisco.
  2. Bettin. e Paper, aggiungono: poi Brighella.
  3. Bettin. e Pap)er.: che oggi s’attende Florindo mio figlio; e può tardar poco a venire: onde vi prego a fargli buona ciera e riceverlo con amore.
  4. Bettin. e Paper. aggiungono: come mio fratello.
  5. Bettin. e Paper.: stupido ammiratore.
  6. Così continuano le edd. Bettin. e Pap)er.: «Brighella. Signor padron, allegramente. Dott. Cosa e’e di nuovo? Brigh. L’è arriva el sior Florindo. Dott. Dov’è? Dove si ritrova? Brigh. L’è smontà dal calesse, e el vien su della scala. Anzi l'ha menà con lu un so compagno, ch’el dise ch’el lo vol tegnir per quualche dì in casa co lu. Dott. Manco male, è padrone. Digli che venga, che son qua che l’aspetto. Brigh. Vago subito. (va via) Dott. Non gli voglio andar incontro per non dargli troppa albagia. L’amor del padre ha da essere moderato. Beatr. Fate benissimo. Diana. Signor padre, se vi contentate ecc.
  7. Segue nelle edd. Bettin. e Paper.: «Dott. Il sangue mi scorre più agile per l’allegrezza».
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