< Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1908, III.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
L'EREDE FORTUNATA | 521 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goldoni - Opere complete, Venezia 1908, III.djvu{{padleft:537|3|0]]
ATTO PRIMO.
SCENA PRIMA.
Camera in casa di Pancrazio, con varie sedie.
Pancrazio. Signor Dottore, adesso si leggerà il testamento del quondam signor Petronio vostro fratello, e se voi sarete l’erede, o se voi sarete il tutore di Rosaura sua figlia, son pronto a darvi tutto, fino a un picciolo. Egli è morto in casa mia, ma è morto in casa di un galantuomo. Siamo stati compagni di negozio, e ci siamo amati come due fratelli. Gli sono stato fedele
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.