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ATTO SECONDO.

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SCENA IX[1].

Brighella e detti.

Brighella. Lustrissimo, el cogo no pol abbandonar la cusina, e nol pol vegnir a farghe veder la nota dei piatti.

Ottavio. L’ha fatta la nota?

Brighella. El l’ha fatta, e el l’ha mandada per el sottocogo.

Ottavio. Chi ha mandato? il Bergamasco?

Brighella. Giusto èlo.

Ottavio. Fatelo passare.

Brighella. La vol perder el tempo con quel martuffo?

Ottavio. Voglio divertirmi un quarto d’ora.

Brighella. Come la comanda. Arlecchin, vien avanti.

SCENA X[2].

Arlecchino e detti.

Arlecchino. Lustrissimo, patron; celenza.

Ottavio. Che cosa vuoi?

Arlecchino. Gnente affatto.

Ottavio. Perchè sei venuto qui?

Arlecchino. Perchè i m’ha mandà.

Ottavio. Chi t’ha mandato?

Arlecchino. Con riverenza, el cogo.

Ottavio. Che cosa ti ha mandato a fare?

Arlecchino. El m’ha manda da vostra lustrissima celenza a veder se le piatanze son bone o cattive.

Ottavio. Ma dove sono le pietanze?

  1. Vedi a pag. 154. È sc. IV nell’ed. Paperini.
  2. Continua sc. IV nell’ed. Paperini.
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