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IL VERO AMICO | 351 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goldoni - Opere complete, Venezia 1909, V.djvu{{padleft:367|3|0]]
Florindo. (Neppur per me). (da sè)
Lelio. Acciò abbiate meno riguardi, signora Rosaura, a trattare col signor Florindo, sappiate che egli non solo è mio amico, ma è mio congiunto.[1]
Florindo. (Sto[2] fresco).
Rosaura. Come? Vostro congiunto[3]?
Lelio. Quanto prima sposerà egli mia zia[4].
Rosaura. Signore, me ne rallegro.[5] (verso Florindo, cori ironia)
Lelio. Signor Florindo, non intendo violare il segreto, comunicandolo alla signora Rosaura. Ella è donna savia e prudente, e poi, dovendo esser mia sposa, ha ragion di saperlo.
Rosaura. Io dunque non lo doveva sapere?[6] (con ironia, verso Florindo)
Florindo. (Mi sento scoppiare il cuore). (da sè)
Rosaura. Domani[7] non partirà per Venezia.
Lelio. Oh pensate! Non partirà certamente.
Rosaura. Eppure m’era stato detto che egli partiva[8]. (verso Florindo, come sopra)
Florindo. Signora sì, partirò[9] senz’altro.
Lelio. Caro[10] Florindo, mi fate ridere. Questa è una cosa che si ha da sapere. È un mese che ha dell’inclinazione per mia zia[11], e solamente questa mattina lo ha palesato con una lettera.
Rosaura. Con una lettera? (ironicamente, a Florindo)
Florindo. Per amor del cielo, non creda tutto ciò che egli dice.
Lelio. Oh compatitemi! Colla signora Rosaura non voglio passar per bugiardo. Osservate la lettera che egli scrive a mia zia[12]. (mostra la lettera a Rosaura)
Rosaura. Bravissimo, me ne consolo. (a Florindo, ironicamente)
Florindo. In quella lettera non vi è il nome della signora Beatrice[13].
Rosaura. Eh via, non abbiate riguardo a dire la verità. Final-
- ↑ Pap.: cognato.
- ↑ Pap.: Ora sto.
- ↑ Pap.: Cognato? Come?
- ↑ Pap.: Beatrice mia sorella.
- ↑ Segue nell’ed. Pap.: «Fior. Scherza il signor Lelio, sa ella? Lel. No, no; dico davvero. Ros. Me ne rallegro, a Fior., come sopra. Fior. Non gli creda, che burla. Lel. Signor Florindo, non intendo ecc.».
- ↑ Pap.: Io non lo dovevo sapere?
- ↑ Pap.: Dunque domani ecc. per Venezia?
- ↑ Pap.: che partiva
- ↑ Pap.: vado.
- ↑ Pap.: Oh, caro’.
- ↑ Pap.: che è innamorato di mia sorella.
- ↑ Pap.: scriveva a mia sorella.
- ↑ Il resto di questa scena, com’è nell’ed. Paperini, vedasi in Appendice.