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I PUNTIGLI DOMESTICI | 331 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goldoni - Opere complete, Venezia 1910, VIII.djvu{{padleft:345|3|0]]
Corallina. Un servitore che le ha perso il rispetto?
Beatrice. Questo è troppo.
Corallina. Andar a dire, che la mia padrona è ostinata?
Beatrice. Temerario!
Corallina. Che è nata quando il diavolo si pettinava la coda?
Beatrice. Anco di più?
Corallina. Sicuramente.
Beatrice. E mi ho da vedere tra i piedi codesto scellerato?
Corallina. Prenderà maggiore ardire, e le riderà in faccia. In verità, perchè andasse via Brighella, pagherei il salario di un anno.
Beatrice. Ha fatto anche a te delle impertinenze?[1]
Corallina. Non lo dico per me[2], signora. Se si trattasse di me, soffrirei tutto, piuttosto che metter sossopra la casa. Ma mi preme il decoro della mia padrona; non posso sentire che si parli male di lei, che le si perda il rispetto. La mia padrona? così buona[3]? così adorabile? Sentirle dire ostinata? Metterla colla coda del diavolo? Mi sento ardere della rabbia[4].
Beatrice. Via, cara Corallina, non ti riscaldare cotanto. Vedi chi è; sento gente.
Corallina. (Eh, non dubiti, che non mi riscaldo per lei. Mi ha detto insolente. Non gliela perdono mai più). (parte)
SCENA VII.
Beatrice e Corallina con Pantalone.
Beatrice. Che buona ragazza è costei! È tutta zelo per la sua padrona.
Corallina. Signora, è qui il signor Pantalone.
Pantalone. Servitor obbligatissimo a siora Contessa, patrona mia stimatissima.
- ↑ Pap.: Bisogna che ti abbia egli fatto le grand’impertinenze.
- ↑ Pap.: già per me.
- ↑ Pap. aggiunge: così cara?
- ↑ Pap. aggiunge: la bile mi accieca, la collera mi divora. Se voi non vi vendicate, se il conte Ottavio persiste, se Brighella trionfa, io farò le vostre vendette. Briccone, indegno, scellerato, asino, maledetto.