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388 ATTO PRIMO

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Barbara. Scaldèvele, cara fia.

Giacomina. Come vorla che fazza?

Barbara. No gh’ave scaldapìe?

Giacomina. Siora sì, ma se me scaldo le man, no laoro, e per sta sera vorave fenir[lower-alpha 1] la capetta a sti maneghetti.

Barbara. Sì, sì, fia mia, deghe drio[lower-alpha 2]. Se farè presto, se farè pulito, sior Rocco ve darà da laorar, e vadagnerè dei bezzetti, e ve li metterè intorno[1].

Giacomina. Gh’ho tanta voggia de una traversa[lower-alpha 3] d’indiana, de quelle belle.

Barbara. Laorè[lower-alpha 4], che la gh’averè.

Giacomina. Se sior Rocco me la volesse dar in credenza, sconterave col mio laorier[2].

Barbara. Cara fia, sto tor la roba dai marzeri[lower-alpha 5] in credenza, no torna conto. I dà la pezo roba che i gh’ha in bottega, e i vol quel che i vol, e co s’ha scomenzà una volta, no se se despetola[3] più[lower-alpha 6], se xe sempre al de sotto, se gh’ha sempre da dar; e no i xe mai contenti dei laorieri[lower-alpha 7] che se ghe fa. No, no, fia mia, xe meggio far come che digo mi. Se suna[4] i bezzi[lower-alpha 8], se va in Marzaria[lower-alpha 9], se varda, se cerne[lower-alpha 10], se dise el fatto soo, se tira[lower-alpha 11] più che se pol, se ghe dà i so bezzi, se paga, e bondì sioria. Margarita, me porteu sto ferro? (chiamando)

Giacomina. La lassa, che anderò mi, che me desgiazzerò[5] un pochetto le man.

Barbara. Sì, cara fia, diseghe che la se destriga[lower-alpha 12].

Giacomina. Da quella via[lower-alpha 13] me torrò un pochetto de fogo. (s’alza, prende lo scaldapiedi, e parte)

  1. L’orlo fatto a festone.
  2. Badateci, lavorate.
  3. Grembiale.
  4. Lavorate.
  5. Merciai.
  6. Non si arriva mai a sbarazzarsi.
  7. Dei lavori.
  8. Si raccolgono, e si mettono a parte i denari.
  9. In Merceria, che è la strada in Venezia, ove si trovano più mercanti.
  10. Si sceglie.
  11. Si contratta.
  12. Che si spicci.
  13. Nel medesimo tempo.
  1. Vi comprerete qualche abito, qualche ornamento.
  2. Lavoro, «opera fatta, che si fa o da farsi: G. Boario, Dizionario del dialetto veneziano.
  3. Despetolar, uscir dalle pettole, dagli impacci: v. vocabolari del Patriarchi e del Boerio.
  4. Sunar, mettere da parte a poco a poco: Boerio. Vedi vol. II, 181.
  5. Riscalderò. Desgiazzar «sciogliersi che fa il ghiaccio»: Boerio.
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