< Pagina:Goldoni - Opere complete, Venezia 1915, XX.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

UNA DELLE ULTIME SERE DI CARNOVALE 165

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goldoni - Opere complete, Venezia 1915, XX.djvu{{padleft:175|3|0]]

ATTO SECONDO.

SCENA PRIMA.

Zamaria e Anzoletto.

Zamaria. Vegnì qua mo, sior Anzoletto.

Anzoletto. Son qua a servirla, sior Zamaria.

Zamaria. Com’èla, compare[lower-alpha 1]? Xe vero quel che i dise? Xela la verità che andè via?

Anzoletto. Sior sì, xe verissimo. Son chiamà in Moscovia.

Zamaria. Seu mo veramente chiamà, o seu vu che ha brogià[lower-alpha 2] per andar?

Anzoletto. V’assicuro, da omo d’onor, che mi a sta cossa no ghe pensava; ve posso mostrar le lettere. Le ha viste i mii

  1. Si è detto altre volte nelle note fatte ai termini veneziani, che il titolo di Compare si da comunemente in Venezia in luogo di quello di amico, ancorchè quello che se ne serve, non sia effettivamente compadre dell’altro.
  2. Brogiar, o far brogio vuol dir pregare, brigare, raccomandarsi.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.