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IL MATRIMONIO PER CONCORSO 523

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Rose. Un curioso qui si può soddisfare con poco. È bellissimo il comodo che vi è in questi giardini[1]; con due soldi si possono leggere tutti i fogli che corrono alla giornata.

Fontene. Ma non si portano via?

Rose. No, si leggono e si lasciano; vi sono delle persone apposta per questo.

Fontene. Per dire la verità, in Parigi i piaceri sono ben[2] regolati.

SCENA iii.

Il Garzone del caffè ed il Garzone dello stampatore[3]. Il Garzone del caffè porta il caffè ed il pane. Versa il caffè col latte nella tazza, e parte.

Stampatore. E ella, signore, che domanda i piccioli affissi? (a Traversen)

Traversen. Sì, io, date qui.

Stampatore. Vuol leggerli solamente?

Traversen. Ecco due soldi.

Stampatore. Ho capito, aspetterò che li legga.

Traversen. Vi è qualche cosa di particolare? (allo stampatore)

Stampatore. Vi è un avviso al pubblico, alla fine del foglio, che è singolare.

Traversen. Vediamo.

Stampatore. Si accomodi, (va a sedere sopra una banchetta poco lontano[4].)

Traversen. (Legge piano, e dì quando in quando fa[5] delle ammirazioni)

SCENA IV.

Pandolfo e detti.

Pandolfo. (Questo è il ridotto[6] delle novità, dei curiosi. Pochi mi

  1. C. s.: che in questi giardini godiamo. Con due ecc.
  2. C. s.: molto ben.
  3. C. s.: e del stampatore.
  4. C. s.: siede sopra la panca.
  5. C. s.: e fa ecc.
  6. C. s.: luogo.
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