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IL GENIO BUONO E IL GENIO CATTIVO 87

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ATTO SECONDO.

SCENA PRIMA.

Boschetto corto nel giardino delle Tuglierie[1] di Parigi, con varie sedie di paglia, sparse qua e là per la scena.)

Arlecchino in abito alla francese con parrucca in borsa.

Arlecchino. (Pavoneggiandosi, facendo delle riverenze, e provandosi a far il galante ed a parlar francese) Monsieur... Votre serviteur tres umble[2]... coment vous portez vous... a vous rendre mes devoirs.... Je suis enchanté... ma fois en sovitè[3]... oui. Oh che bella cossa! oh che bella cossa! Son qua a Parigi, son impareginà. Oh che gusto, oh che piaser! (allegro; poi pensa e dice patetico) Oh che piaser, oh che gusto, ma ho perso mia muggier,

  1. L’ed. Zatta stampa qui Tulierie, e più sotto Tuglierie.
  2. Così nel testo. Arlecchino parla scorrettamente il francese, anzi dice di solito tres zomble: vedi scena VIII.
  3. Così nel testo dell’ed. Zatta. Si corregge facilmente: en verité.
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