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Il crine, pagherai, crudel, la pena.

Bellisario. Senti, Signor...
Giustiniano. Non più, già troppo intesi, ecc.
.     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     
...Della tua reità son gli occhi miei. (via

SCENA XV[1].

Bellisario solo.

Misero, a qual tormento, a qual destino ecc.

.     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     
Io non voglio temer chi la mia morte
Minaccia, è ver; ma chi l’onor, la fama,
Tenta levarmi, e la mia gloria offende,
Temer m’è forza, e paventar tremante.
Apprenda ognun da ciò, che non v’è al Mondo ecc.
.     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     
...Armi già tutte dalla Donna usate. (via


Fine dell’Atto Secondo.

  1. Corrisponde alla sc. XII, ultima del 3. atto.
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