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ATTO SECONDO |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goldoni - Opere complete, Venezia 1927, XXIV.djvu{{padleft:42|3|0]]
Prevenir [1] il suo cenno.
Vitaliano. Ebben, si attenda [2]
Dove credi opportuno. (si ritira
Polimante. È ver pur troppo
Che più ragion non soffre aver per guida
Chi ai deliri d’amor si getta in preda.
(si ritira con Vitaliano
SCENA II.
Anastasio, Amanzio e guardie [3]. L’esercito schierato in ordine.
L’esercito schierato.
Anastasio. Or l’oratore
Venga, e s’ascolti. Ma dov’è la sposa?
Arianna dov’è?
Amanzio. Testé la vidi
Col novello campion da sola a solo.
Anastasio. Con Giustin?
Amanzio. Con Giustino.
Anastasio. Ebbe il garzone
Le militari spoglie? Ebbe la spada?
Amanzio. L’ebbe, signor; Grecia n’esulta, e spera
Da sì forte campion la sua fortuna.
Anastasio. T’intendo, Amanzio; non schernir chi merta
Di Cesare la stima.
Amanzio. A che, signore,
Dunque non doni al valoroso eroe
Il supremo dell’armi alto comando?
Anastasio. D’uopo in questo non ho de’ tuoi consigli.
Se il grado a te donai di primo duce,
Non ne abusar.