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ATTO SECONDO |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goldoni - Opere complete, Venezia 1927, XXIV.djvu{{padleft:52|3|0]]
Giustino. (Oh stelle!
Dunque d’Eufemia è Vitaliano amante? (in disparte
Ah! chi sa se gli è noto, e se il [2] gradisce?)
Polimante. (Signor, perchè non parti?) (a Vitaliano
Vitaliano. (Io dilungarmi
Da [3] qui non so senza veder[4] Eufemia).
(piano a Pollmante[5]
Polimante. (Amor è cieco; ei guideratti in seno
Del precipizio). (come sopra[6]
Giustino. (Ma che fan costoro?
Che pretendon di più? Cesare troppo
Clemente fu. [7] Io non avrei cotanto
Lor baldanza sofferto). (mirandoli con sdegno[8]
Vitaliano. (Chi è colui (a Polimante
Che noi rimira e fra sè parla?) (come sopra[9]
Polimante. (Il vidi
Fra le guardie d’Augusto). (come sopra
Vitaliano. (Ei delle guardie
Dunque sarà). (come sopra
Giustino. (Parlan di me). da si
Vitaliano. (Seconda
Una impresa che[10] tento). (a Polimante
Polimante. (Ah! che far tenti?[11])
Vitaliano. (Costui sedurre, ed involare Eufemia).
Polimante. (Or sì che siam perduti).
Vitaliano. Amico, posso
Libero favellarti? (a Giustino
Giustino. Io non ricuso
Udire i detti tuoi.
Vitaliano. Servi Anastasio?