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GIUSTINO | 89 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Goldoni - Opere complete, Venezia 1927, XXIV.djvu{{padleft:93|3|0]]
Vi seguirem noi pur.
Vitaliano. Di’, Polimante,
Che dobbiam far?
Polimante. Tu siegui[1] il tuo germano;
Io al loco andrò, ove i tuoi fidi armati [2]
Attendendo ci stanno. Ad ogni evento,
Di lor, di me potrai dispor.
Ergasto. Ma il loco? (a Polimante
Polimante. Ove il Cidaro umil le sponde irriga
Del Bosforo di Tracia [3]. L’Ippodromo
Sai che fiancheggia...
Ergasto. Il so.
Polimante. Colà celati
Attenderem.
Vitaliano. Va pur, fra poch’istanti
Teco ne avrai.
Polimante. Secondi il Ciel pietoso
Con miglior fin la cominciata[4] impresa. parte
Giustino. Ah german, non voler che, se il destino
Unì gli animi nostri [5], amor protervo
Li disunisca.
Vitaliano. Non temer; d’Eufemia
Mi scorderò. D’un disprezzato amore
Facile mi sarà franger lo strale.
Goditi pur [6] Eufemia; a me sol basta,
Se non il cor, render contento il fasto. parte
SCENA X.
Giustino ed Ergasto[7] con li due pastori.
Se due volte la vita a me donasti.