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clvi prefazione.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Gozzi - Le fiabe. 1, 1884.djvu{{padleft:174|3|0]]suo settario; e come settario del Gozzi si è fatta menzione onorevole della mia persona dal Signor Napoli-Signorelli nella sua Storia dei Teatri. Ho detto ch’ebbi dal Gozzi speciale favore, perchè uomo tutto a sè solo, ciò provandolo ch’egli nella celebre Accademia dei Granelleschi in Venezia, e di cui fece gran parte (sic), era nominato il Solitario. Sembrando al Gozzi, ch’io potessi esser utile a quella Compagnia, mi eccitò a darle qualche mia composizione. Lo compiacqui e trattai il fatto di Ginevra di Scozia, riferito dall’Ariosto nel suo poema Orlando Furioso.[1]» Settario dunque, non precisamente imitatore, ed in egual modo il Poppa era anche amico del commediografo Albergati, che dice letterariamente avversissimo al Gozzi. Ma il Foppa seppe barcamenarsi tra i due![2] L’Albergati di fatto criticò acerbamente le Fiabe del Gozzi.[3] È bene sapere però, che l’Albergati, vanissimo e corteggiatore d’ogni gloria grande o piccina che spuntasse, avea prima e molto più del Foppa imitato il Gozzi con una Fiaba, che intitolò il Sofà, e che anzi dedicò, stampandola, al Gozzi stesso con amplissime lodi. La Fiaba dell’Albergati (il cui ingegno fece pur buona prova nella commedia) non ha alcun valore. Forse al-

  1. Foppa, Memorie cit. pag. 37, 38.
  2. Ibid. pag. 39, 40.
  3. Nella Prefaz. alla Commedia — Il Sofà — Albergati. Nuovo Teatro (Venezia, Pasquali 1774). Vol. I e nelle Lettere Piacevoli etc. (Venezia, Storti 1792).
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