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Nè si sconta i peccati o scioglie il nodo.
  La va per altro modo
Dalla mia parte, ed a fronte scoperta
Non dico: Ser Lombardo, o Monna Berta,
  Ma il Goldoni diserta,
Non riformata ha la commedia nostra
E non ha vinto Truffaldino in giostra.
  Con sopportazion vostra
Ei fa commedie, e poi le crede buone
Perchè i c... gli dan riputazione.
  Spiegato ho il Gonfalone,
Mai non dirò per tema le bugie.
M’impiccheran le vostre Signorie?[1]


E basti di questi versacci, che n’ho citati anche troppi e unicamente perchè sono il documento di questa sconcia lite letteraria.

Il Goldoni avea detto:

Chi non prova l’assunto e l’argomento
Fa come il can che abbaia alla luna.


E il Gozzi:

  Ma acciò s’abbia a decidere
S’io dissi il ver, sto facendo un comento
Che proverà l’assunto e l’argomento.[2]


Questo commento fu una nuova satira vivacissima e bizzarramente burlesca, con cui pretese rispondere al Teatro Comico, commedia del Goldoni,

  1. Ined. nel Codice cit. della Raccolta Cicogna. Da pag. 140 a 147 Sonetti di Carlo Gozzi contro il Goldoni. Cinque sono inediti. Gli altri pubblicati nelle Opere, Ediz. 1772.
  2. Carlo Gozzi. Opere. Ediz. cit. Tom. VIII. pag. 183.
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