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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Guasti - Sigilli pratesi.djvu{{padleft:57|3|0]] scritte et altre gravezze ordinarie e straordinarie, non dimeno il bisogno e desiderio universale sarebbe di stare per l’avvenire separati, e riconoscere ciascuno la sua gravezza da sè, e non avere a concorrere insieme, ec.; per ciò resta proveduto: Che per virtù della presente provvisione, la terra e contado di Prato non concorrino per l’avvenire nelle gravezze insieme, ma siano separati, e ciascuno paghi la sua, e ne siano composti e tassati, con la ricompensa, e nel modo che appresso, ec.». In forza di questo decreto (che s’accorda all’assioma Cosimesco del Divide et impera) il Comune fu diviso. Alla Comunità di Prato si assegnarono la città e i sobborghi; a quella del Contado, quarantacinque ville o parrocchie[1]. La divisione cessò quando Pietro Leopoldo pubblicava il Regolamento delle Comunità, nel 29 di settembre 1774; e fu allora riguardato come uno scambievole benefizio. Eppure nel 1867 si vagheggiò la separazione! E perchè non è impossibile che la voglia, prima o poi, venga sodisfatta, può anch’essere che questo Sigillo si rivegga su’ dispacci d’un sindaco del Contado pratese.
7.
SIGILLO DE’ CORRETTORI
della compagnia di san domenico.
🕂 s • de corregitori c~opangnie • s~ci domici
§ 1. Questo Sigillo, dov’è rappresentato San Domenico che tiene nella destra mano una spada, e un libro nella sini-
- ↑ Ved. Distinzione della terra di Prato coi suoi sobborghi in otto porte, e così in otto sindacati, con loro nomi, vocaboli e confini moderni, e nominazioni di tutte le ville del contado di detta terra, ec. È del 25 febbraio 1555. (V. Calendario pratese, an. I, pag. 66).