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I Nibelunghi 189

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E la fanciulla lui, la giovinetta
245Amorosa così fu da le braccia
Di Sifrido raccolta. Eravi pronto
Il valoroso, e la bella regina
Degli eroi nel cospetto ebbesi un bacio.
  La compagnia si separava. E accadde
250Che fu visto sedersi appo Kriemhilde
Prence Sifrido al seggio di rincontro.
Molta gente il servia; vedeansi andarne
I Nibelunghi seco. Or, là di contro
Con Brünhilde fanciulla era seduto
255Prence Gunthero, ed ella (oh! sì gran doglia
Non le fu data mai!) appo Sifrido
Seder vedea Kriemhilde. Incominciava
A lagrimar; giù per le bianche gote
Molte le discendean lagrime calde.[1]
  260L’ospite disse della terra: Oh! dunque
Che gli è, mia donna, che splendor de’ vostri

  1. Intorno agli antecedenti amori di Brünhilde e di Sifrido, ai quali qui oscuramente si accenna, vedi l’Introduzione al Poema.
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