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I Nibelunghi | 509 |
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295Odio qui vi si porta, e perchè voi
Vi guardiate, con fede io vi consiglio.
Hàgene disse: Ci difenda Iddio!
Ma non hanno davver cura maggiore
I cavalieri, il prence e suoi consorti,
300Di quella sì de’ loro alberghi, in quale
Foggia avrem noi per la notte vicina
Acconcia stanza in questa terra. Omai
Sfatti son tutti i nostri palafreni
Per il lungo vïaggio e son consunte
305Le provvigioni. — Così disse il prode
Hàgene, e poi: Nulla troviam che vendasi,[1]
E d’un ospite è d’uopo veramente,
Quale, per buona sua virtù, ci dia
Suo pane in questa notte. — Ed Eckewardo:
310Un ospite i’ vi mostro; e raro assai
Sì benvenuto voi sarete in casa
D’alcuno entrato mai di terra alcuna,
Come qui v’accadrà, se pur l’ardito
- ↑ Non c’è modo da comprarci di che mangiare.
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