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578 | I Nibelunghi |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu{{padleft:219|3|0]]
Che ivi poscia accadea, posto egli avrìa
105Valevole difesa. Or, per orgoglio
Forte di sè, nessuno a lui ciò disse.
Grande allora venìa con la regina
La folla, non però trarsi più lungi,
Quanto due braccia, voleano que’ due.[1]
110Ciò fu agli Unni rancura, e la regina,
Con tutti buoni cavalieri suoi,
Passar dovè sforzando. Oh! buona cosa
D’Ètzel ai paggi non sembrò cotesto,
E volentier di que’ gagliardi l’ira
115Destata avrìan, se innanzi al nobil sire
Tanto ardire si avean. Grande affollarsi
E spingere fu allor, nè più di tanto.
Poi che a Dio fu servito e già voleano
Indi partirsi, rapidi venièno
120A’ lor cavalli molti Unni guerrieri;
Molte leggiadre ancelle appo Kriemhilde
Stavano, e dietro a lei ben settemila
Cavalier cavalcavano. Sedea
- ↑ Hagen e Volkero.