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I Nibelunghi | 599 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu{{padleft:240|3|0]]
80Allor, pria che cotesto il re sapesse,
A duemila adunârsi, o più d’assai,
Gli Unni in lor odio. A’ burgundi famigli
(Ciò veramente esser dovea) ne vennero,
E in tanti compagnia nessuno incolume
85Ivi lasciâr. Dinanzi da l’albergo
Una gran schiera gl’infedeli[1] addussero,
E con valore gli ospiti valletti
Alla difesa stettero. Oh! che valse
Baldanzosa virtù? Morti giacere
90Doveano tutti, e orribile, in brev’ora,
Sterminio incominciò. Qui sì v’è d’uopo
Udir narrar di meraviglie accanto
Ad opre immani! Giacquer novemila
Colpiti a morte de’ famigli, e dodici
95Cavalieri pur anco, ed eran questi
Di Dancwarto degli uomini. Lui solo
Fu visto allor contro al nemico starsi.
Lo scompiglio calmavasi, cadea
- ↑ Gli Unni ancora pagani.