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I Nibelunghi 685

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Andava intanto come quei che molto
Acquistar vuoisi nelle sue battaglie
Per guerresca virtù. Chiaro d’assai
Fe’ Rüedgero in quel dì che un prode egli era
475Molto ardito e di lode anche ben degno.
  E di qua intanto stavan questi prodi,
E Gunthero e Gernòt. Ne la battaglia
Morti batteano al suol guerrieri assai,
E Gislhero e Dancwarto ambo leggiera
480Stima facean di tanto. Elli cacciavano
Assai valenti al giorno estremo. Oh! quanto
Ch’egli era forte e valoroso assai
E bene armato, addimostrò Rüedgero!
Quanti gagliardi egli atterrò! Cotesto
485Vide tal de’ Burgundi,[1] e di furore
Voglia rabbiosa gli venìa. Di tanto
Del nobile Rüedgero incominciava
La morte allora ad avanzar. Quel forte
Gernòt a sè chiamò l’eroe valente;
490Al margravio ei dicea: Nobil Rüedgero,

  1. Gernot.
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