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I Nibelunghi 689

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Il pianger vostro, e vengasi per noi
Dell’aria allo spirar, perchè le maglie
Di noi stanchi da l’orrida tenzone
555Rinfreschinsi. E mi penso che più a lungo
Iddio non voglia qui lasciarci in vita.
  De’ molti cavalieri altri fu visto
Sedersi allora, altri appoggiarsi. Stanchi
Egli erano davver. Là di Rüedgero
560Tutti morti giaceano i valorosi,
E il tumulto cessava; e poi che lungo
Era il silenzio, di cotesto avea
Ètzel corruccio. Ahimè! di tai servigi![1]
Disse del sire la mogliera. Tanto
565Ei non son fermi, che toccarne il danno
D’esti nostri nemici, per la mano
Di Rüedgèr, debba la persona. Ei certo
Vuol rimenarli de’ Burgundi a quella
Terra di qui. Che vale, Ètzel sovrano,
570Che noi dessimo a lui ciò ch’egli volle?

  1. Si lagna Kriemhilde che Rüedgero abbia vilmente prestato il suo servigio.
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