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432 | I Nibelunghi |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu{{padleft:73|3|0]]
265Era a Dietrico, e molte erano in lei
Virtù preclare, e di gran re la prole
Ell’era, figlia di Näntwin. Costei
Molti onori ebbe poi. Ma, per l’arrivo
Degli ospiti, il suo cor forte gioìa.
270Per cotesti, apprestate erano ovunque
Cose ricche d’assai. Deh! chi potrìa
Dirvi ancor di qual foggia il re si stette
Dopo que’ di? Là presso agli Unni intanto
Miglior vita non ebbe altri più mai
275Presso a regina.[1] Come ascese il prence
Con la sua donna da la spiaggia, detto
Partitamente a l’inclita Kriemhilde
Fu per lui chi si fosse de le ancelle
Ciascuna, ed ella fea saluti onesta-
280mente più assai. D’allora in poi, deh! quanto,
D’Hèlche al loco, ebbe quivi alto potere!
Le si prestava assai fedel servigio
Intanto, ed ella, nobile regina,
- ↑ Migliore di questa, ora che Kriemhilde era là.