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454 | I Nibelunghi |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu{{padleft:95|3|0]]
In cavalcando. E qui gli amici ancora
135Voi trovereste che d’assai potranno
Di gran cor rivedervi. In questa terra
Piccolo assai potrà toccarvi cruccio.[1]
Noi confidiamo in voi per tutto onore,
Swemmelìn disse. E dirvi non poss’io
140Col vigor di quest’alma in qual mai guisa
Di vero amor cortese Ètzel, e quella
Nobil vostra sirocchia, a voi per noi
Accomandansi. In grado alto d’onore
Cotesto ora si sta. Ben si ricorda
145Di vostro amor, di vostra grazia, quella
Donna del sire, che le furon sempre
Vostra persona e vostro cor propizi.
E, pria che ad altri, a re Gunthèr siam noi
Inviati così, perchè vi piaccia
150D’Ètzel a le contrade, in cavalcando,
Scendere. E perchè noi sì vi pregassimo,
Fermo assai fe’ comando Ètzel possente.
Che se non vista la sorella vostra
- ↑ In senso di nessun fastidio.