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84 parte prima

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Il Buddha, Confucio e Lao-Tse.djvu{{padleft:155|3|0]]gl’Indiani Candragupta,[1] costrinse Eudemo stesso e tutto il suo esercito a lasciare Panjâbî.[2] Questo Sandrocotto era nella città di Taxila, quando Alessandro aveva allora allora cominciato la sua campagna nell’India. Lo si dice un principe del paese dei Gangaridi e dei Prasi,[3] esiliato come nemico del monarca che vi regnava, il quale aveva nome Aggramme. E si narra che si presentasse al duce macedone, e, fattogli conoscere come fosse facile conquista quella del reame di detto Aggramme, e vantando diritti ch’ei pretendeva avere al trono occupato da quel sovrano, si profferisse, egli ed i suoi, in aiuto all’esercito greco. Tali proposte non furono però accolte come egli credevasi. Ciò non ostante appena Alessandro ebbe lasciato il Panjabî, Sandrocotto alla testa di avventurieri s’impadronì di Pâtaliputra,[4] e ne ottenne il governo, ponendo fine alla dinastia Nanda, che allora dominava sul Magadha;[5] quindi cacciò i Greci dall’India, e stabilì il suo impero sull’intero Industani e nel Panjâbî.[6] Trent’anni dopo


  1. Le ordinarie forme greche di questo nome, Σανδρόχοττοζ, Σανδράχοττοζ, Σανδρόχυτταζ, si dice derivino dalla forma prâkrita del nome stesso, e Σανδρόχυττοζ, dalla sanscrita.
  2. Diodoro Siculo, xix, 14. — Giustino, xv, 4. — Lassen, Ind. Alt. t. ii, p. 64.
  3. Col nome di Πράσιοι o Πραἰσιοι, da Prâcya, orientale, s’indicava un popolo ad oriente del paese indiano occupato dai Greci. Gangaridi è un nome generico per gli abitanti delle rive del Grange. Con questi due nomi però sembra si voglia indicare i paesi di Magadha e Kosala.
  4. Pâtaliputra, Παλἰβοζρα o Παλἰμβοζρα di Arriano, che egli pone nel territorio dei Prasi, giace al punto di confluenza del fiume Çona (detto anche Hiranyavâhu, e da Megasthene ’Εραννοβόαζ) col Gange. Questa città ebbe anche il nome di Pushpapûra e Kusumapûra.
  5. Lassen, Ind. Alt. t. ii, p. 211 e 214.
  6. Plutarco, Vita d’Alessandro.
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