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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Il Buddha, Confucio e Lao-Tse.djvu{{padleft:344|3|0]]mazioni diverse, si produce;[1] — sciolgonsi da quel loro congiungimento, e il tuono scoppia, cade la pioggia, e allora gli alberi, l’erbe, i frutti germinano e crescono».[2] Il Cielo e la Terra, che hanno procreato tutte le cose, parimente le alimentano e le mantengono;[3] sì che son detti il padre e la madre dell’Universo.[4] Ma a questa costante opera provvidenziale concorrono l’ordine e l’armonia, che governano le operazioni del Cielo e della Terra.[5] Il procedere regolato e perfetto delle stagioni e di tutti gli avvenimenti cosmici è un effetto di quest’ordine e di quest’armonia.[6]
Come potenza generatrice di ciò che esiste nell’universo, abbiam veduto che è nominato anche solamente il Thien, il Cielo; onde esso solo è invocato, in un ode del «Libro dei versi», qual padre e madre, nel tempo stesso, del mondo.[7] Ma più tosto che il produttore di tutte le cose, nel qual caso si trova più spesso menzionato insieme colla Terra, che fa da Madre, il Thien è di frequente rappresentato come il Genitore del popolo; e il sovrano, che è il reggitore di questo, è per eccellenza detto il Thien-tse, o «Il figliuolo del Cielo». Ma un’altra antichissima designazione di un ente, che non solo dà nascimento a tutte le cose, ma le sorveglia e le governa è Ti. Nei più vecchi lessici indigeni si trova, che la voce ti equivale a «esaminare, giudicare»; e che è un appellativo di chi esercita la sovranità su tutto l’Im-