< Pagina:Il Buddha, Confucio e Lao-Tse.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.
538 parte seconda

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Il Buddha, Confucio e Lao-Tse.djvu{{padleft:615|3|0]]del fuoco colla Dea del sole. È la patrona delle cose che sì usano per cibo, vegetali o animali; ed è conosciuta, come tale, con altri otto nomi. Toyoukebime andò formando, per via di una suddivisione di sè stessa (Wakimitama),[1] Kukunocino kami e Kayanuhimeno kami; il primo, riguardato come il generatore degli alberi; il secondo, della vite. Di più il riso e gli altri cereali, il bestiame, i filugelli, e quel che serve di cibo, o a far vestimenta, case, son tutti beni che l’uomo riceve da questi Wakimitama della Dea Toyoukebime. Ella è anche venerata col nome di Ukanomitamano mikoto insieme con altri due Iddii, nel gran tempio d’Inari tra Kiôto e Fushimi.[2]

«— E ora il devoto si volga dalla parte della provincia di Hitaci, e inchinatosi, come s’è detto avanti, ripeta devotamente il seguente prego:

«Qui da voi lontano io vi adoro, o Takemikadzuchino kami, e te, Futsunushino kami, e te, Funadono kami, a cui son consacrati il tempio di Kagushima, in comune di Kagushima, provincia di Hitaci; il tempio di Katori in comune di Katori, provincia di Shimotsufusa:[3] e il tempio di Ikisu in provincia di Hitaci, chiamati reverentemente i tre templi di Adzuma.


  1. Vedi pag. 520.
  2. I templi consacrati a Inari sama s’incontrano frequentissimamente per tutto il Giappone; sicchè comunemente si crede che Inari sia il nome di un Dio: errore nato dall’uso che hanno i Giapponesi di chiamare le persone dal nome del luogo di loro residenza. Egli è pure un errore che Inari sama abbia forma di volpe, come generalmente si crede; laonde molti templi veramente dedicati alle volpi, in Giappone, male sono stati indicati col nome di templi d’Inari. La volpe è la messaggera di Miketsu kami o Toyoukebime; e l’immagine di quell’animale è messa dinanzi a’ loro templi; la qual cosa ha confermato l’errore. — E. M. Satow.
  3. Kagushima e Shimotsufusa, oggi Kashima e Shimôsa.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.