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il catilinario 31

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CAPITOLO XIX.


Come Catilina si studiava contra Cicerone, il quale si sapea ben guardare.


Queste cose avendo Catilina così disposte, niente meno l’anno vegnente desiderava e domandava il consolato, sperando che, s’egli fosse fatto consolo, egli avrebbe leggermente fatto d’Antonio secondo la sua volontà[1]. Nè però in questo mezzo stava niente in pace, ma in tutti i modi ordinava[2] come per alcuno tradimento fosse morto Cicerone. Bene è vero che a guardarsi Cicerone non gli mancava di sapere, degl’ingegni e delle astuzie[3] secondo ch’era mestiere: onde al principio di suo consolato, promettendo molte cose a Fulvia, avea fatto che Quinto Curio, che è detto di sopra, gli manifestasse li consigli di Catilina. Anche Antonio suo compagno, promettendogli la signoria d’una provincia, sospinse e recò a ciò, che egli non sentisse, nè facesse contra la repubblica[4]. Anche Antonio a suo luogo sì avea guardie occulte d’amici e sergenti assai[5].

CAPITOLO XX.


Come Catilina ordinava di combattere[6] Roma.

Poichè il dì fu venuto dell’elezione, e nè la petizione di Catilina, nè guati ch’avea fatto al consolo ebbono luogo[7], determinò di far guerra pubblica, e venire all’ultima prova di battaglia: perocchè quelle cose, ch’egli avea volute fare occulte, disconciamente erano avvenute[8]. Allora mandò C. Manlio a Fiesole e in quelle parti di Toscana; uno ch’avea

[9]
  1. avrebbe fatto d’Antonio secondo la sua volontà) Fare di uno, o di alcuna cosa, vale disporne
  2. ordinare qui sta per macchinare, come altre volte è stato pure adoperato dal nostro autore, e da noi avvertito.
  3. non gli mancava di sapere, degli ingegni e delle astuzie, cioè non gli mancava sapere, ingegni e astuzie, essendo qui la particella di adoperata quasi come per ripieno; e per ingegni si vuole intendere inganni, frodi.
  4. nè facesse contra la repubblica) Far contro la repubblica, cioè operar contro la repubblica e a suo danno: e questo esempio sarebbe da aggiungere al vocabolario, che ne manca.
  5. guardie occulte d’amici e sergenti assai) Sergente qui sta per satellite
  6. combattere, tr., qui sta per dare assalto
  7. e nè la petitione di Catilina, nè guati ec. ebbono luogo) Facciamo qui notare che guato è voce antica da non usare, ed è lo stesso che agguato o aguato, cioè insidia; e quell’aver luogo, che qui sta per avere effetto, ed è bel modo di nostra lingua. Il Casa nelle Lett. disse: Piaccia loro che la volontà del cardinal Bembo abbia luogo, e che l’utile di esse (istorie) sia vostro.
  8. disconciamente erano avvenute) Disconciamente è lo stesso che sconciamente; e così traduce qui frate Bartolommeo le parola latine: aspera foedaque evenerant.
  9. per mano,per le mani, o tra le mani checchessia, val proprio averlo in pronto, facile, o simili. E il Boccaccio nella nov. 66 disse: Era il più piacevole ed il più sollazzevole uom del mondo, e le più nuove novelle avea per le mani.
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