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E ciò che è più deplorevole, queste sfrenate forze d’acqua non furono e non sono, sotto altri aspetti, quasi punto sfruttate, quando scorrono tranquille fra pascoli e prati e potrebbero recar vita nuova alle officine e alle industrie.
2. A differenza della maggior parte dei fiumi delle Alpi centrali, che scorrono paralleli all’asse principale della catena alpina da occidente verso oriente, (come l’Inn, la Salza, l’Enns, la Drava) l’Adige[1]scorre in questa direzione solo per brevissimo tratto, tenendo poi in tutta la parte del suo corso, fino alla pianura veneta, una direzione da settentrione a mezzogiorno. Per estensione di bacino esso è il terzo fiume d’Italia ed è probabilmente il secondo per lo sviluppo di corso. Nella sua parte superiore l’Adige ha un bacino assai vasto, che raccoglie tutte le acque del versante meridionale delle Alpi, da Reschen-Scheideck fino a Birlucke, per un tratto che misura in linea retta 131 Km.[2].
In questo punto difatti si congiungono l’Adige e il Passer provenienti da W. e l’Eisack col Rienz e la Talfer scendenti ad E. Questi due fiumi, l’Adige e l’Eisack, provenienti dai più alti passi delle Alpi, dominano una superficie di 6867 Kmq.
Si considera come sorgente dell’Adige la polla di un ruscello che scaturisce a 1571 m. d’altezza a N. del paese di Reschen e che si precipita dopo breve corso nel laghetto di Reschen (1475), da molti designato come la sorgente del fiume.
Riceve un forte contributo d’acque dal Karlinbach e discende con leggier pendio (11 m. per Km.) al lago di Haider (1445 ni.) e più veloce (60 m. per Km.) scorre attraverso il piano di Mals,
per Km. 20.30, fino a Glurns, dove accoglie il Rammbach (a
- ↑ Delle moltissime opere e monografie sull’Adige, cito solamente l’opera grandiosa del Weber von Ebenhoff. Der Gebirgswasserbau in Alpinen Etsch-becken u. seine Beziehungen zum Flussbau des Oberitalienischen Schwemmlandes. Mit 81 text illustrationen u. einem Atlas von 61 Tafeln. Wien. Spielhagen, 1892. In essa vi è un’esauriente bibliografia dell’argomento fino all’anno 1892. Degli studi posteriori ricordo l’ottima memoria di A. Penck. Die Etsch. «Zeitsch. d. D. vi. Oe. Alp. Ver.». Graz, 1895, e l’opera del Ponti La sistemazione del fiume Adige. Roma, 1896.
- ↑ Tutti i dati areometrici sul bacino dell’Adige, dei quali non accenno specificatamente la provenienza, sono tolti dall’op. cit. del Penck.