< Pagina:Il Trentino.djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.
294 IL TRENTINO.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Il Trentino.djvu{{padleft:317|3|0]]gestioni assunte in regia comunale, gestioni, che in un avvenire non molto lontano, libereranno completamente il comune dal debito e saranno fonte di un lucro considerevole.

L’industria di Trento è rappresentata in modo speciale dall’enologia, dai setifici, dalle fabbriche di mobili, dalle cave Trento. di marmo e dall’esportazione di legumi e di frutta. È città retta con proprio statuto municipale.

La più cospicua fra le opere d’arte che Trento possiede è il Duomo, (V. illustr. a pag. 295 e 297) costruito in più riprese, dal sec. XI al sec. XV, in vari stili che pur non tolgono all’opera un carattere spiccato d’unità. Sul tipo, sul carattere di quest’opera d’arte, ricordo — nè si potrebbe fare

di meglio — quanto scrive il Selvatico [1] che la chiama «il



  1. P. Selvatico. Le arti del disegno in Italia. Milano, 1879.
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.