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Capitolo Terzo.
Elementi astronomici e magnetici; altimetria; confini; dimensioni; figura.
1. Il Trentino è una delle regioni più settentrionali d’Italia.
L’estremo punto nordico è dato dal M. Luc (2438 m.) a
46° 32’ 20". e l’estremo punto meridionale dal Corno d’Acquilio
(1545 m.) a 45° 40’ 20". Così il Trentino è di pochi
minuti meno spinto verso settentrione del Veneto (Cima di
Vanscuro 46° 40’ 8") e della Lombardia (punto anonimo di
confine tra il ponte del Gallo sullo Spöl e il monte Buffalora
a 46° 38’ 0 in Val di Livigno). La media latitudine del Trentino (46° 6’ 20"), che può dirsi rappresentata da un parallelo
posto circa due minuti secondi a nord di quello di
Trento, è una delle più elevate fra quelle delle regioni italiane. E supera difatti la media latitudine della Venezia.
(45° 44’), della Lombardia (45° 34’) e del Piemonte (circa 45° 7’).
Quanto alla longitudine i punti estremi sono il M. Gistino (10°
27’ 30" E. da Greenwich) nel gruppo dell’Adamello e il paese
di Sagron (11° 50’ E. da Greenwich) nel bacino della Piave.
Il Trentino comprende adunque quasi un grado nel senso della latitudine, e nel senso delle longitudini presenta la massima ampiezza di appena un grado e mezzo.
Possiamo qui riferire anche gli elementi magnetici della declinazione e dell’inclinazione dell’ago. Tali determinazioni vennero fatte solo per le città di Trento e di Riva ed i valori constatati furono ridotti alla media del 1890. La declinazione magnetica ammonta a Trento a 11° 34’, a Riva a 11° 38’ 8"; l’inclinazione risultò a Trento di 62° 8’, a Riva di 62° 7’[1].
- ↑ Liznar. Die Vertheilung der Erdmagnetischen Kraft in Oeslerreich-Ungarn zur Epoche 1890-94. In «Denkschr d. k. k. Akad d. Wissensch. in Wien.» Jahrg. 1895.