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annua decem millia nomine militiæ pendebatur. Ea vero ut indicata Roberto sunt, majoribus jam fidens præsidiis novum opus aggreditur, quod perfidiam cum fructu detegeret ec. dopo le quali parole null'altro intorno ad Isotta riferisce; ma altronde io leggo, che non tardò molto la morte di lei, la quale seguì circa la fine del 1470. di lenta febbre, ajutata da veleno d'ordine dello stesso Roberto, che volle così liberarsi da ogni pericolo, e sospetto per la parte d'Isotta (58)[1]. Tale fu il fine di questa famosa Donna da Rimino, le cui rare doti meritavano certamente più onorati principj ne' suoi amori, e un miglior termine della sua vita; e queste pure sono le notizie che intorno ad essa io posso rassegnare a V.E. la quale saprà per la sua benignità renderle degne di lei col suo aggradimento. E qui pregandola della continuazione della sua pregiatissima grazia, tutto mi offero a' suoi comandamenti.

  1. Clementini, Raccolta cit. Par. II. pag. 511.
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