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Il bestemmiatore punito. LEVITICO, 25. L'anno del Giubbileo.

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4  Metta del continuo in ordine le lampane in sul Candelliere puro, davanti al Signore.

5  Piglia, oltre a ciò, del fior di farina, e fanne dodici focacce, e cuocile; sia ciascuna focaccia di due decimi d’Efa.

6  E mettile in due ordini, sei per ordine, sopra la Tavola pura, davanti al Signore.

7  E metti dell’incenso puro sopra ciascun ordine; e sia quell’incenso per ricordanza di que’ pani, per offerta che si fa per fuoco al Signore.

8  Mettansi per ordine, ogni giorno di Sabato, del continuo, nel cospetto del Signore, quelle focacce tolte da’ figliuoli d’Israele, per patto perpetuo.

9  E sieno quelle per Aaronne e per i suoi figliuoli; ed essi le mangino in luogo santo; conciossiachè sieno cosa santissima, a lui appartenente dell’offerte che si hanno da ardere al Signore, per istatuto perpetuo.

Castigo dei bestemmiatori e degli omicidi.

10  OR un uomo, figliuolo di una donna Israelita, ma di padre Egizio, che stava per mezzo i figliuoli d’Israele, uscì fuori; ed egli e un Israelita contesero insieme nel campo.

11  E il figliuolo della donna Israelita bestemmiò il Nome, e lo maledisse[1]; laonde fu condotto a Mosè; (or il nome di sua madre era Selomit, figliuola di Dibri, della tribù di Dan);

12  E fu messo in prigione, finchè Mosè avesse dichiarato ciò che se ne avesse a fare, per comandamento del Signore.

13  E il Signore parlò a Mosè, dicendo:

14  Mena quel bestemmiatore fuor del campo; e posino tutti coloro che l’hanno udito le lor mani sopra il capo di esso, e lapidilo tutta la raunanza.

15  E parla a’ figliuoli d’Israele, dicendo: Chiunque avrà maledetto il suo Dio, porti il suo peccato.

16  E chi avrà bestemmiato il Nome del Signore, del tutto sia fatto morire; in ogni modo lapidilo tutta la raunanza; sia fatto morire così lo straniere, come colui ch’è natio del paese, quando avrà bestemmiato il Nome.

17  Parimente, chi avrà percossa a morte alcuna persona, del tutto sia fatto morire.

18  E chi avrà percossa alcuna bestia a morte, paghila; animale per animale.

19  E quando alcuno avrà fatta alcuna lesione corporale al suo prossimo, facciaglisi il simigliante di ciò ch’egli avrà fatto.

20  Rottura per rottura, occhio per occhio, dente per dente[2]; facciaglisi tal lesione corporale, quale egli avrà fatta ad altrui.

21  Chi avrà percossa a morte una bestia, paghila; ma chi avrà percosso un uomo a morte, sia fatto morire.

22  Abbiate una stessa ragione; sia il forestiere, come colui ch’è natio del paese; perciocchè io sono il Signore Iddio vostro.

23  E Mosè parlò a’ figliuoli d’Israele; ed essi trassero quel bestemmiatore fuor del campo, e lo lapidarono con pietre. E i figliuoli d’Israele fecero come il Signore avea comandato a Mosè.

L'anno sabatico e il Giubbileo

25
  IL Signore parlò ancora a Mosè nel monte di Sinai, dicendo:

2  Parla a’ figliuoli d’Israele, e di’ loro: Quando voi sarete entrati nel paese che io vi do, abbia la terra i suoi riposi, per maniera di Sabato al Signore.

3  Semina il tuo campo sei anni continui, e pota la tua vigna altresì sei anni continui, e ricogli la sua rendita.

4  Ma l’anno settimo siavi riposo di Sabato per la terra; siavi Sabato al Signore; non seminare in esso il tuo campo, e non potar la tua vigna.

5  Non mietere ciò che sarà nato da sè stesso da’ granelli caduti nella tua ricolta; e non vendemmiar le uve della vigna che tu non avrai potata; sia quell’anno anno di riposo per la terra.

6  E ciò che sarà prodotto nell’anno del Sabato della terra sarà per mangiarlo, a te, e al tuo servo, e alla tua serva, e al tuo mercenario, e al tuo avveniticcio, i quali dimoreranno appresso di te,

7  E alle tue bestie domestiche, e alle fiere che saranno nel tuo paese; sia tutta la rendita di quell’anno per mangiare.

8  Contati eziandio sette settimane di anni, sette volte sette anni; in maniera che il tempo delle sette settimane di anni ti sia lo spazio di quarantanove anni.

9  E nel settimo mese, nel decimo giorno del mese, fa’ passare un suon di tromba; fate passar la tromba per tutto il vostro paese, nel giorno de’ purgamenti.

10  E santificate l’anno cinquantesimo, e bandite franchigia nel paese[3], a tutti i suoi abitanti; siavi quello il Giubileo; e allora ritorni ciascun di voi nella sua possessione, e alla sua famiglia.

11  Quest’è il Giubileo; celebratelo ogni cinquantesimo anno; non seminate in esso, e non ricogliete ciò che in quell’anno sarà nato da sè stesso, e non vendemmiate le vigne che non saranno state potate.

12  Perciocchè quello è il Giubileo; siavi sacro; mangiate ciò che il campo produrrà tolto dal campo stesso.

13  In quest’anno del Giubileo, ritorni ciascun di voi nella sua possessione.

  1. Giob. 2. 9, 10. Mat. 12. 31.
  2. Mat. 5. 38-41.
  3. Is. 61. 2. Luc. 4. 19.

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