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Parte di Ruben, Gad ecc. GIOSUÈ, 14. Hebron data a Caleb.

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nella pianura; Dibon, e Bamot-baal, e Bet-baal-meon;

18  E Iasa, e Chedemot, e Mefaat;

19  E Chiriataim, e Sibma, e Seret-sahar, nel monte della valle;

20  E Bet-peor, e Asdot-pisga, e Bet-iesimot;

21  E tutte le città della pianura, e tutto il regno di Sihon, re degli Amorrei, che avea regnato in Hesbon, il qual Mosè percosse, insieme co’ principi di Madian, Evi, e Rechem, e Sur, e Hur, e Reba, ch’erano principi vassalli di Sihon, e abitavano nel paese.

22  I figliuoli d’Israele uccisero ancora con la spada Balaam, figliuolo di Beor, indovino[1], insieme con gli altri uccisi d’infra i Madianiti.

23  E i confini de’ figliuoli di Ruben furono il Giordano e i confini. Questa fu l’eredità de’ figliuoli di Ruben, secondo le lor nazioni, cioè: quelle città e le lor villate.

24  Mosè diede ancora eredità alla tribù di Gad, a’ figliuoli di Gad, secondo le lor nazioni.

25  E la lor contrada fu Iaser, e tutte le città di Galaad, e la metà del paese de’ figliuoli di Ammon, fino ad Aroer, che è a fronte a Rabba;

26  E da Hesbon fino a Ramat-mispe, e Betonim; e da Mahanaim fino a’ confini di Debir;

27  E nella valle, Bet-haram, e Bet-nimra, e Succot, e Safon, il rimanente del regno di Sihon, re di Hesbon; lungo il Giordano e i confini, infino all’estremità del mare di Chinneret, di là dal Giordano, verso Oriente.

28  Questa fu l’eredità dei figliuoli di Gad, secondo le lor nazioni, cioè: quelle città e le lor villate.

29  Mosè diede ancora eredità alla metà della tribù di Manasse: quella fu per la metà della tribù de’ figliuoli di Manasse, secondo le lor nazioni.

30  La lor contrada fu da Mahanaim, tutto Basan, tutto il regno d’Og, re di Basan, e tutte le villate di Iair, che sono in Basan, che sono sessanta terre;

31  E la metà di Galaad, e Astarot, ed Edrei, città del regno d’Og, in Basan. Tutto ciò fu dato a’ figliuoli di Machir, figliuolo di Manasse, cioè: alla metà de’ figliuoli di Machir, secondo le lor nazioni.

32  Queste son le contrade che Mosè diede per eredità, nelle campagne di Moab, di là dal Giordano di Gerico, verso Oriente.

33  Ma egli non diede alcuna eredità ai figliuoli di Levi; il Signore Iddio d’Israele è la loro eredità, come egli ne ha lor parlato.

Hebron data in possessione a caleb.

14
  OR queste son le terre che i figliuoli d’Israele ebbero per eredità nel paese di Canaan, le quali il Sacerdote Eleazaro, e Giosuè, figliuolo di Nun, e i Capi delle nazioni paterne delle tribù de’ figliuoli d’Israele[2], diedero loro a possedere.

2  La loro eredità scadde loro a sorte[3], come il Signore avea comandato per Mosè, cioè: a nove tribù, e ad una mezza tribù.

3  Perciocchè Mosè avea data a due tribù, e ad una mezza tribù, eredità di là dal Giordano; e non avea data alcuna eredità a Levi per mezzo essi.

4  Ma i figliuoli di Giuseppe facevano due tribù, Manasse ed Efraim[4]; e non fu data a’ Leviti alcuna parte nel paese, se non delle città per abitare, insieme co’ lor contorni, per i lor bestiami, e per gli altri lor beni.

5  Come il Signore avea comandato a Mosè, così fecero i figliuoli d’Israele, e spartirono il paese.

6  Ora, i figliuoli di Giuda vennero a Giosuè in Ghilgal; e Caleb, figliuolo di Gefunne, Chenizzeo, gli disse: Tu sai ciò che il Signore disse a Mosè, uomo di Dio, intorno a me, e intorno a te, in Cades-barnea.

7  Io era d’età di quarant’anni, quando Mosè, servitor del Signore, mi mandò da Cades-barnea, per ispiare il paese; ed io gli rapportai la cosa, come io l’avea nell’animo.

8  Ora i miei fratelli, ch’erano andati meco, facevano venir meno il cuore al popolo; ma io seguitai appieno il Signore Iddio mio[5].

9  Laonde Mosè in quel giorno giurò, dicendo: Se la terra, sopra la quale il tuo piede è camminato, non è tua, e dei tuoi figliuoli, per eredità in perpetuo; perciocchè tu hai appieno seguitato il Signore Iddio mio[6].

10  E ora, ecco, il Signore mi ha conservato in vita, come egli ne avea parlato. Già son quarantacinque anni, da che il Signore disse quello a Mosè, quando Israele andò nel deserto; e ora, ecco, io sono oggi d’età d’ottantacinque anni.

11  Io sono infino ad oggi ancora forte, come io era al giorno che Mosè mi mandò; le mie forze, per la guerra, e per andare e per venire, sono oggi le medesime ch’erano allora.

12  Ora dunque dammi questo monte, del quale il Signore parlò in quel giorno; perciocchè tu udisti in quel giorno che gli Anachiti sono là, e che vi sono delle città grandi e forti; forse il Signore sarà meco[7], e io li scaccerò, come il Signore ne ha parlato.

  1. Num. 22. 5, ecc. 31. 8.
  2. Num. 34. 17, ecc.
  3. Num. 33. 54.
  4. Gen. 48. 5. 1 Cron. 5. 1, 2.
  5. Num. 13. 31.
  6. Num. 14. 24. Deut. 1. 36.
  7. Rom. 8. 31.

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