< Pagina:La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu
Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta.
Debora e Barac. GIUDICI, 5. Iael uccide Sisera.

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu{{padleft:222|3|0]]

4  E i figliuoli d’Israele gridarono al Signore; perciocchè Iabin avea novecento carri di ferro; e avea già vent’anni oppressato Israele con violenza.

4  Or in quel tempo Debora, donna profetessa, moglie di Lappidot, giudicava Israele.

5  Ed essa dimorava sotto la Palma di Debora, fra Rama e Betel, nel monte di Efraim; e i figliuoli d’Israele salivano a lei a giudicio.

6  Or essa mandò a chiamare, da Chedes di Neftali, Barac[1], figliuolo di Abinoam; e gli disse: Non t’ha il Signore Iddio d’Israele comandato: Va’, fa’ massa di gente nel monte di Tabor, e prendi teco diecimila uomini de’ figliuoli di Neftali, e de’ figliuoli di Zabulon?

7  E io accoglierò contro a te, al torrente di Chison, Sisera, Capo dell’esercito di Iabin, insieme co’ suoi carri, e con la massa della sua gente; e io te lo darò nelle mani.

8  E Barac le disse: Se tu vai meco, io andrò; ma, se tu non vai meco, io non andrò.

9  Ed ella disse: Del tutto io andrò teco; ma pur tu non avrai onore nell’impresa che tu fai, quando il Signore avrà venduto Sisera nelle mani di una donna. E Debora si mosse e andò con Barac in Chedes.

10  E Barac adunò a grida Zabulon, e Neftali, in Chedes; e salì, e menò seco diecimila uomini. E Debora salì con lui.

11  (Or Heber Cheneo, partitosi da’ Chenei, ch’erano de’ discendenti di Hobab, suocero di Mosè, avea tesi i suoi padiglioni fino al querceto di Saanaim, ch’è vicin di Chedes.)

12  Allora fu rapportato a Sisera, che Barac, figliuolo di Abinoam, era salito al monte di Tabor.

13  Ed egli adunò tutti i suoi carri, ch’erano in numero di novecento carri di ferro, e tutta la gente che era seco, da Haroset de’ Gentili fino al torrente di Chison.

14  E Debora disse a Barac: Moviti; perciocchè questo è il giorno, nel quale il Signore ha messo Sisera nelle tue mani; il Signore non è egli uscito davanti a te? Allora Barac scese giù dal monte di Tabor, avendo dietro a sè diecimila uomini.

15  E il Signore mise in rotta Sisera, e tutti i carri, e tutto il campo, mettendolo a fil di spada, davanti a Barac. E Sisera scese giù dal carro, e se ne fuggì a piè.

16  E Barac perseguitò i carri, e il campo, fino in Haroset de’ Gentili; e tutto il campo di Sisera fu messo a fil di spada, e non ne scampò pur un uomo.

17  E Sisera se ne fuggì a piè verso il
padiglione di Iael, moglie di Heber Cheneo; perciocchè v’era pace fra Iabin, re di Hasor, e la casa di Heber Cheneo.

18  E Iael uscì fuori incontro a Sisera; e gli disse: Riduciti, signor mio, riduciti appresso di me; non temere. Egli adunque si ridusse appresso di lei nel padiglione; ed ella lo coprì con una schiavina.

19  Ed egli le disse: Deh! dammi a bere un poco d’acqua; perciocchè io ho sete. Ed ella, aperto un baril di latte, gli diè a bere, poi lo ricoperse.

20  Ed egli le disse: Stattene all’entrata del padiglione; e se alcuno viene, e ti domanda: Evvi alcuno qua entro? di’ di no.

21  Ma Iael, moglie di Heber, prese un piuolo del padiglione; e, messosi un martello in mano, venne a Sisera pianamente, e gli cacciò il piuolo nella tempia, sì ch’esso si ficcò in terra. Or Sisera era profondamente addormentato e stanco. E così egli morì.

22  Ed ecco Barac, che perseguitava Sisera; e Iael gli uscì incontro, e gli disse: Vieni, e io ti mostrerò l’uomo che tu cerchi. Ed egli entrò da lei; ed ecco, Sisera giaceva morto col piuolo nella tempia.

23  Così Iddio abbattè in quel giorno Iabin, re di Canaan, davanti a’ figliuoli di Israele.

24  E la mano de’ figliuoli d’Israele si andò del continuo aggravando sopra Iabin, re di Canaan, finchè l’ebbero distrutto.

Cantico di Debora

5
  ORA in quel giorno, Debora, con Barac, figliuolo di Abinoam, cantò questo Cantico, dicendo:

2  Benedite il Signore; Perciocchè egli ha fatte le vendette in Israele; Perciocchè il popolo vi s’è portato volenterosamente.

3  Ascoltate, o re; e voi principi, porgete le orecchie; Io, io canterò al Signore; Io salmeggerò al Signore Iddio d’Israele.

4  O Signore, quando tu uscisti di Seir, quando tu camminasti fuor del territorio di Edom, la terra tremò, i cieli eziandio gocciolarono, e le nuvole eziandio stillarono acqua[2].

5  I monti colarono, per la presenza del Signore; questo Sinai anch’esso, per la presenza del Signore Iddio d’Israele[3].

6  Al tempo di Samgar, figliuolo di Anat; al tempo di Iael, le strade maestre erano cessate, e i viandanti andavano per sentieri torti.

7  Le villate in Israele erano venute meno; erano venute meno, finch’io Debora sursi; finch’io sursi, per esser madre in Israele.

8  Quando Israele ha scelti nuovi dii, al-

  1. Eb. 11. 32.
  2. Sal. 68. 7, 8.
  3. Es. 19. 18

214

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La Sacra Bibbia (Diodati 1885).djvu{{padleft:222|3|0]]

Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.