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di cui risuscita il figlio. 1 RE, 18. Eia e i profeti di Baal.

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quella donna, e lo portò nella camera nella quale egli stava, e lo coricò sopra il suo letto;

20  e gridò al Signore, e disse: Signore Iddio mio, hai tu pure anche afflitta questa vedova, appo la quale io albergo, facendole morire il suo figliuolo?

21  Poi egli si distese, per tutta la sua lunghezza, sopra il fanciullo[1] per tre volte, e gridò al Signore, e disse: Signore Iddio mio, torni, ti prego, l’anima di questo fanciullo in lui.

22  E il Signore esaudì la voce d’Elia, e l’anima del fanciullo ritornò in lui, ed egli rivisse[2] .

23  Ed Elia prese il fanciullo, e lo portò giù dalla camera in casa, e lo diede a sua madre, e le disse: Vedi, il tuo figliuolo è vivo.

24  Allora la donna disse ad Elia: Ora conosco che tu sei uomo di Dio, e che la parola del Signore, ch’è nella tua bocca, è verità.

Elia e i profeti di Baal.

18
  E MOLTO tempo appresso, la parola del Signore fu indirizzata ad Elia, nell’anno terzo, dicendo: Va’, mostrati ad Achab, ed io manderò della pioggia sopra il paese.

2  Elia dunque andò per mostrarsi ad Achab.

3  Or la fame era grave in Samaria. Ed Achab chiamò Abdia, ch’era suo mastro di casa (or Abdia temeva grandemente il Signore;

4  e quando Izebel distruggeva i profeti del Signore, Abdia prese cento profeti, e li nascose, cinquanta in una spelonca, e cinquanta in un’altra, e li nudrì di pane e d’acqua);

5  ed Achab disse ad Abdia: Va’ per lo paese, a tutte le fonti dell’acque, ed a tutti i torrenti; forse troveremo dell’erba, e conserveremo in vita i cavalli ed i muli; e non lasceremo che il paese divenga deserto di bestie.

6  Spartirono adunque fra loro il paese, per andare attorno per esso; Achab andò per un cammino da parte, e Abdia per un altro cammino da parte.

7  E mentre Abdia era per cammino, ecco, Elia gli venne incontro. E Abdia, riconosciutolo, si gittò in terra sopra la sua faccia, e disse: Sei tu desso, Elia, mio signore?

8  Ed egli gli rispose: Sì, sono. Va’, di’ al tuo signore: Ecco Elia.

9  Ma egli disse: Qual peccato ho io commesso, che tu voglia dare il tuo servitore nelle mani di Achab, per farmi morire?

10  Come il Signore Iddio tuo vive, non v’è nazione, nè regno, dove il mio si
gnore non abbia mandato a cercarti; ma è stato detto che tu non v’eri; anzi ha scongiurato il regno e la nazione, per sapere se niuno ti avea trovato.

11  E ora tu dici: Va’, di’ al tuo signore: Ecco Elia.

12  Ed avverrà che, quando io sarò partito d’appresso a te, lo Spirito del Signore ti trasporterà in qualche luogo che io non saprò, e quando io sarò venuto ad Achab, per rapportargli questo, egli, non trovandoti, mi ucciderà; e pure il tuo servitore teme il Signore dalla sua giovanezza.

13  Non è egli stato dichiarato al mio signore ciò che io feci, quando Izebel uccideva i profeti del Signore? come io ne nascosi cento, cinquanta in una spelonca, e cinquanta in un’altra, e li nudrii di pane e d’acqua?

14  E ora tu dici: Va’, di’ al tuo signore: Ecco Elia; onde egli mi ucciderà.

15  Ma Elia disse: Come il Signore degli eserciti, al quale io ministro, vive, oggi io mi mostrerò ad Achab.

16  Abdia adunque andò ad incontrare Achab, e gli rapportò la cosa. Ed Achab andò ad incontrare Elia.

17  E come Achab ebbe veduto Elia, gli disse: Sei tu qui, tu, che conturbi Israele[3] ?

18  Ma egli disse: Io non ho conturbato Israele; anzi tu, e la casa di tuo padre, l’avete conturbato, avendo voi lasciati i comandamenti del Signore, ed essendo tu andato dietro a’ Baali.

19  Ma ora, manda a far adunare appresso di me, in sul monte Carmel, tutto Israele, insieme co’ quattrocencinquanta profeti di Baal, e i quattrocento profeti del bosco[4] , che mangiano alla tavola d’Izebel.

20  E Achab mandò a tutti i figliuoli d’Israele, e adunò que’ profeti in sul monte Carmel.

21  Allora Elia si accostò a tutto il popolo, e disse: Infino a quando zoppicherete de’ due lati? Se il Signore è Dio, seguitatelo; se altresì Baal è Dio, seguitate lui[5] . Ma il popolo non gli rispose nulla.

22  Ed Elia disse al popolo: Io son restato solo profeta del Signore[6] , ed i profeti di Baal sono quattrocencinquant’uomini.

23  Or sienci dati due giovenchi, ed eleggansene essi uno, e taglinlo a pezzi, e ponganlo sopra delle legne, senza mettervi fuoco; io altresì appresterò l’altro giovenco, e lo porrò sopra delle legne, e non vi metterò fuoco.

24  Poi invocate il nome de’ vostri dii; ed io invocherò il Nome del Signore. E


  1. 2 Re. 4. 34,35
  2. Eb. 11. 35
  3. 1 Re. 21. 20 Fat. 16. 20
  4. 1 Re. 16. 33
  5. Gios. 24. 15 Mat. 6. 24
  6. 2 Re. 19. 10,14

313

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